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TuttoSport: Pantani, la fuga più lunga
07.01.2003

Inviato Paolo Viberti «Per ritornare a vincere devo ritrovare me stesso e diventare un uomo. Negli ultimi due anni hanno rovinato la mia vita. L'intesa con Cipollini è saltata perchè Santoni aveva altri interessi. Garzelli dovrebbe chiedermi scusa. Spero che l'Uci confermi l'assoluzione della Caf»

C'era un'atmosfera ovattata, ieri mattina, nell'area "partenze internazionali" dell' aeroporto di Bologna. Un silente clima di commiato, che fa da contraltare al clamore che arriva dal piano inferiore, lato arrivi, dove gli emiliani stanno riguadagnando la via di casa a conclusione delle vacanze natalizie. Ma è al primo piano che troviamo il personaggio più famoso, anche se il suo aspetto è difficilmente riconoscibile: Marco Pantani arriva poco dopo le ore 11.30, accompagnato da papà Paolo: jeans e scarpe da jogging, giacca a vento arancio, la pelata coperta da un cappellino grigio di lana (quanto diverso dalla bandana che annunciava il terremoto in salita!) e soprattutto un volto semicelato da garza e cerotti.

Che cosa é accaduto? «Un'operazione ai turbinati, tre giorni fa in una clinica di Modena. Mi hanno ripulito naso e oreccchie dal catarro. Respirerò meglio, questo è sicuro». Un Pirata irriconoscibile, anche perché i vistosi lobi del romagnolo sono attaccati alla base cranica da cerotti applicati con cura.

Pantani sta partendo con il volo IBS627 alla volta di Barcellona, da dove raggiungerà le Isole Baleari. Accanto a lui ci sono Davide Boifava, Marino Amadori e i fedeli compagni Fabiano Fontanelli e Roberto Conti. E' il viaggio per ritrovare se stessi, la trasferta che dovrà consentire all'esperto manager bresciano di analizzare il nuovo Pantani: «Ho un impegno con Cenni - dice Boifava - e voglio assolutamente capire se Marco è ancora in grado di stupire il mondo in bicicletta. lo penso di si».

Ecco la grande forza rimasta al Pirata: avere accanto due personaggi integerrimi e fedeli come Cenni e Boifava. Per rendere invincibile Sandokan erano necessari Yanez e Tremal-Naik al suo fianco. Ma la Tigre della Malesia aveva nell'animo una forza straordinaria, che il campione di Cesenatico deve ritrovare in questa trasferta in terra spagnola. A tratti ci è parso un Pantani quasi impaurito, un Pantani comunque disponibile al dialogo, ma in qualche modo desideroso del consenso dell'interlocutore.

Dr. Rubens Giorgio Mattioli | RHINOLOGY S.a.s. P.IVA 08341250960